Chi esegue una riparazione o comunque apporta migliorie ad un veicolo acquisisce un privilegio sullo stesso, prioritario rispetto a qualsiasi altro diritto di terzi, comprese ipoteche, fintanto che il veicolo si trovi presso l’autoriparatore e non sia stato riconsegnato al cliente.
Gli articoli di legge che riguardano questo delicato punto dicono:
“I crediti per le prestazioni e le spese relative alla conservazione o al miglioramento di beni mobili hanno privilegio sui beni stessi, purché questi si trovino ancora presso chi ha fatto le prestazioni o le spese. Il privilegio ha effetto anche in pregiudizio dei terzi che hanno diritti sulla cosa, qualora chi ha fatto le prestazioni o le spese sia stato in buona fede. Il creditore può ritenere la cosa soggetta al privilegio finché non è soddisfatto del suo credito e può anche vederla secondo le norme stabilite per la vendita del pegno”.
Questo è quello che dice il Codice Civile con l’articolo numero 2756.
In poche parole, tu Meccanico, puoi esercitare il diritto di ritenzione, che ti permette di rifiutare di restituire l’auto (o il bene) fin quando il cliente non ti corrisponde quanto dovuto.
La linea, però, che separa il diritto di ritenzione dall’appropriazione indebita è molto sottile. Il diritto di ritenzione è un metodo per indurre il tuo cliente a pagare il debito creando su di lui una certa pressione.
Tu Meccanico, o Carrozziere in questione, per non incorrere in rischi a livello penale, devi limitarti a trattenere il veicolo fino a quando non ti viene pagata la prestazione, evitando di utilizzare l’auto per spostamenti personali, rivenderla o utilizzarla come noleggio.
Ed è per questo motivo che in fase di Accettazione dovresti sempre far firmare un ordine di lavoro o un preventivo da parte del tuo cliente.
Per applicare il diritto di ritenzione, infatti, occorrono dei requisiti:
- un ordine di lavoro firmato, che permette di avere una maggior organizzazione nella tua Officina ma anche una prova concreta della buona fede di riparare l’auto su richiesta del proprietario del mezzo, che ha consegnato di sua volontà. (A questo link, compilando un semplice form, puoi ricevere tramite mail le migliori schede di lavoro e di Accettazione del cliente che si possono trovare in giro, personalizzabili e gratuite)
- l’esistenza di un credito certo, liquido ed esigibile
- il collegamento diretto tra il credito e il bene trattenuto. É vietato infatti trattenere un bene del debitore se il credito è legato ad esempio a lavorazioni effettuate precedentemente.
Senza questi requisiti richiesti dalla legge, il creditore, ovvero tu Meccanico, può ricorrere in conseguenze civile e penali, secondo l’articolo 646 del codice penale.
“Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da euro 1.000 a euro 3.000”.
Il diritto di ritenzione quindi è applicabile, ma il mio consiglio è quello di valutare sempre caso per caso e rivolgersi a un legale per evitare di crearsi dei seri danni da soli.
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