Il titolo è un po’ scherzoso, ma la questione è seria, e non poco!
Due giorni fa sono stato in officina dal mio amico Marco.
E’ una officina con 6 operai produttivi, per cui possiamo dire che ha già una dimensione sopra la media (ti ricordo che la media del personale nelle officine in Italia si aggira sulle 2 e mezza – e non ho mai visto girare mezze persone!!!)
Stavamo chiacchierando su come gestisce le ore lui nella sua struttura.
E mi risponde: alla vecchia maniera!
Gli chiedo cosa intende lui “per vecchia maniera”.
E mi risponde:
Lo fanno i ragazzi in officina oppure chiedo io al ragazzo che ci ha lavorato quanto tempo ha impiegato e lo scrivo io nella scheda che poi ci serve per fare il conto al cliente.
Mi sono cadute le p….!
Ti risparmio gli insulti che ho dato a Marco (ho molta confidenza con lui e so che posso permettermelo) e gli ho chiesto se ha mai pensato a quali perdite va incontro.
La sua risposta è stata:
Si, si, lo so che dovremo usare il marcatempo, (indicandolo sopra un bancone in accettazione), ma non è facile farlo fare ai ragazzi!
Allora, concordo che non sia facile, ma ora ti dico due cosette e poi rifletti se “rompersi un po’ le scatole” per far timbrare e controllare ne vale la pena!
Ti posso affermare che quando tu chiedi ad una persona una stima del tempo che ci ha impiegato per fare un lavoro non indovinerà mai il valore esatto del tempo impiegato!
Non mi credi? Prova tu stesso!
Prendi il cronometro che hai sul telefono e fai delle prove con te stesso, facendolo partire quando cominci, e scrivendo su un foglio alla fine il tempo che secondo te ci hai impiegato, prima di guardare il cronometro e poi controllalo.
Vedrai che per eccesso o per difetto ti sbagli sempre ( o quasi sempre).
Se fosse per eccesso diciamo che potrebbe anche andare bene ( anche se non penso sia corretto) ma quando sbagli per difetto cominciano ad essere cose preocupanti per il guadagno della tua officina!
Ora, se tu sbagli a calcolare il tempo che sei il titolare, i tuoi dipendenti cosa presumi che facciano?
E sono convinto che per loro sia più facile sbagliare per difetto (e non per cattiveria, ma perchè la mente umana ragiona con certi schemi e ti posso garantire che il più delle volte questi schemi sui dipendenti portano sempre al ribasso, ma questa è una questione complicata e qui a noi interessa solo il risultato per cui non mi addentrerò sulle dinamiche comportamentali)
Se non mi credi fai delle prove così vedrai coi tuoi occhi che è così.
A questo punto se anche tu usi questo sistema per calcolare i tempi e successivamente non tieni neanche un conteggio delle ore prodotte e di quelle vendute ti devo dire che non stai facendo del bene alla tua officina e meno che meno al tuo portafoglio.
Avere il controllo del tempo prodotto e delle ore vendute è prioritario per una ditta artigianale quale è un’officina e più questo aspetto viene ignorato più soldi questa azienda sta perdendo.
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Poi se nella tua insegna c’è scritto “officina ONLUS” scrivimi l’indirizzo che ho delle riparazioni da fare sulla mia auto!
Per il momento ti auguro buon lavoro.
2 commenti
Argomento caliente! Prendo il cronometro 🙂
Si Antonio, è un argomento “caliente”…peccato che non si parli di gnocca, ma delle ore perse e/o sprecate in officina 😉